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domenica 25 ottobre 2015

Aspettando Halloween: la paura è catartica

Condivido qui sul mio blog un brevissimo saggio che ho allegato al mio libro per bambini "La strega e il segreto del ladro". Siamo vicini ad Halloween, e la paura è un elemento che ci regala moltissimo materiale sul quale riflettere.

<<Sono certa che la paura sia catartica.
Le fiabe lo dimostrano da sempre: nate nella notte dei tempi, passate di bocca in bocca fino ad essere suggellate dalla parola scritta, usano i simboli per parlare direttamente all’inconscio. Noi non abbiamo bisogno di capire, la parte più ancestrale che portiamo dentro riceve i messaggi forti e chiari su temi importanti, universali, che riguardano ognuno di noi da sempre.
Un linguaggio così espresso non può che essere accolto al volo dai bambini. Ciò che li spaventa davvero è rappresentato dalle cose che non capiscono, quelle che magari nessun adulto spiega loro. L’ignoto e il non detto rischiano di diventare tabù, di ingigantirsi e trasformarsi in veri pericoli. Le paure sbiadiscono ogni volta che vengono affrontate e non c’è niente di più sicuro che farlo all’interno di una storia. Ciò che angoscia allo stesso tempo incuriosisce: i bambini sono piccoli ricercatori della vita, studiano e analizzano tutto quello che viene loro offerto, ma un posto d’onore lo hanno le emozioni. Talvolta si presentano ingombranti e ingestibili, affrontarle è l’obbligo morale del genitore il quale non può essere una figura onnisciente che sempre sa cosa fare, ma disponibile ad accompagnare anche nella notte più scura, quella del cuore.
I mostri gettano la luce sull’inconscio: attrezzano il soggetto a vivere con le proprie ombre. Non è possibile cancellarle, dannoso è nasconderle. Per questo le storie di paura, per tutte le età, non producono una reale angoscia bensì rassicurazione. Concentrarsi sulla storia di un altro, che magari ricorda la propria, distrae la mente dalle ansie, dà un volto ai pensieri… e tutto ciò che ha un volto è molto meno orrorifico di quello che rimane nascosto dietro un cappuccio.>>

(Dall'appendice de "La strega e il segreto del ladro", Celenia Ciampa, Siska Editore)

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