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domenica 13 marzo 2016

La creatività - pezzi di stoffa

La creatività è un aspetto dell'intelligenza su cui molti psicologi e pedagogisti si sono soffermati, in quanto è importantissima per lo sviluppo umano e nella costruzione della qualità della vita. 
Ad esempio, Wertheimer (psicologia della Gestalt), suddivide l'intelligenza in pensiero produttivo e pensiero riprosuttivo. Il pensiero riproduttivo permette di costruire procedimenti logici corretti grazie a quanto abbiamo appreso, ma senza la capacità di collocarli e delinarli in nuovi contesti. Invece, il pensiero produttivo è in grado di creare una nuova conoscenza partendo dalle informazioni che il soggetto ha disponibili, grazie all'intervento dell'intuizione. 
Lo psicologo statunitense Sternberg postula l'esistenza di tre tipi di intelligenza: analiti pratica e creativa. Quest'ultima ha un'origine intuitiva e si sviluppa nell'ideazione e nella riflessione. Consiste nella capacità di cogliere un problema, intuirne la risoluzione e la modalità di procedimento necessaria. Si nutre dell'immaginazione del soggetto, della capacità di formulare ipotesi che sta alla base della costruzione della personale conoscenza. 
L'apprendimento stesso, che secondo Piaget si verifica grazie alla maturazione e all'adattamento all'ambiente, è facilitato dalla creatività, perchè se si apprende adattandosi al contesto in cui viviamo, con la creatività possiamo trovare e realizzare molteplici strade per raggiungere il benessere personale e perseguire i propri obiettivi.

La creatività si coltiva fin dalla nascita. Ci sono molto esperienze e strategie per favorirne la crescita. Una delle più importanti è ovviamente il gioco. Perciò è bene che la scelta dei giocattoli passi attraverso la riflessione dei genitori. Un ottimo divertimento per i bambini è il materiale non strutturato, ovvero materiali di riciclo o oggetti di uso quotidiano non pensati esplicitamente per essere giocattoli. Una macchinina può essere solo una macchinina. Una scatola di cartone può essere e diventare qualsiasi cosa. Non c'è niente che possa stimolare e sviluppare maggiormente la fantasia di un bambino.

Come esempio di materiale non strutturato, porto in questo caso i pezzetti di stoffa avanzati (si possono trovare da persone che amano cucire, come ad esempio le nonne della nostra generazione!).

Nella prima infanzia (0-3 anni) sono utilissime. I bambini di questa età sono portati naturalmente ad immaginare e sono molto attratti dai colori, dalla manualità, dal tatto che riconosce consistenze e sensazioni diverse. Quindi i pezzi di stoffa diventano strumenti da toccare, tendaggi dietro quali nascondersi, indumenti per travestirsi. I loro usi sono infiniti.

Ma possono essere sfruttati anche con bambini più grandi, come quelli della scuola primaria (6-11). Suggerisco un'attività che rientra nella didattica dell'educazione all'immagine ma anche della tecnologia per l'uso e l'osservazione dei materiali. Consegnamo ad ogni bambino un pezzetto di stoffa casuale, di colori, forme e tipologie differenti, senza che possano scegliere. Ne incolliamo ciascuno su un foglio, di nuovo in maniera casuale. Dovranno trasformarlo in un disegno del quale il pezzo di stoffa è parte integrante. Dopo i primi attimi di dubbio (oggi i bambini non sono abituati ad inventare purtroppo!) i lavori che ne nasceranno saranno davvero notevoli e divertenti!
Buon lavoro e buona scoperta!

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