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mercoledì 30 marzo 2016

Bisogni Educativi Speciali - in pillole

Quali categorie comprende il gruppo dei Bisogni Educativi Speciali?

DISABILITA' (legge 104\1992)
Individuati da una certificazione
Tipologie: disabilità psicofisica, sensoriale, motoria, autismo

Disturbi Specifici dell'Apprendimento (legge 170\2010)
Individuati da una certificazione con diagnosi clinica
Tipologie: dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia

Altri disturbi (Circolare ministeriale n.8 del 6 maro 2013
-Disturbi evolutivi specifici (documentazione con diagnosi clinica di uno specialista): disturbi specifici del linguaggio, ADHD, borderline cognitivo, disturbo oppositivo provocatorio, ecc
-Svantaggio socio-economico (segnalazione sulla base di elementi oggettivi, ad es. segnalazione dei servizi sociali): difficoltà psico-sociali
-Svantaggio linguistico e culturale (alunni di origine straniera con difficoltà linguistica): recente immigrazione, inserimento nel sistema scolastico italiano da meno di due anni
-Altre difficoltà: individuate dal consiglio di classe o team docenti, basate su elementi oggettivi

La scuola realizza il PDP (piano didattico personalizzato), nel quale i docenti:
- analizzano i punti di forza dell'alunno e le difficoltà
-concordano le modalità operative per il lavoro e le interrogazioni
-concordano eventuali attività con esperti esterni
-concordano modalità di verifica e valutazione
-concordano le modalità di coinvolgimento della famiglia
-concordano gli eventuali strumenti compensativi e le misure compensative

STRATEGIE METODOLOGICO DIDATTICHE
- Verificare preventivamente l'effettiva sostenibilità di tutte le consegne
- Verificare preventivamente l'effettiva sostenibilità di tutte le prove
- Dividere gli obiettivi di un compito in sotto-obiettivi
- Utilizzare ed adattare testi ad alta leggibilità, sia dal punto di vista linguistico che grafico
- Utilizzare lo stampato maiuscolo e minuscolo sia per la lettura che per la scrittura
-  Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all'argomento di studio, per orientare l'alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali
- Sostenere e promuovere un approccio strategico nello studio utilizzando mediatori didattici facilitanti l'apprendimento (immagini, mappe, video, ecc)
- Sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo delle strategie di apprendimento
- Sollecitare collegamenti fra i nuovi apprendimenti e le informazioni già acquisite ogni volta che si inizia un nuovo argomento di studio
- Stimolare situazioni di conflitto cognitivo
- Favorire l'analisi costruttiva dell'errore
- Incoraggiare l'apprendimento cooperativo lavorando in piccoli gruppi
- Privilegiare l'apprendimento laboratoriale
- Predisporre azioni di tutoraggio

MISURE DISPENSATIVE
- dalla lettura ad alta voce
- dal prendere appunti
- dai tempi standard (consegna delle prove in tempi maggiori rispetto a quelli previsti)
- dal copiare alla lavagna
- dalla dettatura di testo o appunti
- da un eccessivo carico di compiti a casa
- dall'effettuazione di più rpove valutative in tempi ravvicinati
- dallo studio mnemonico di tabelle, definizioni, formule

STRUMENTI COMPENSATIVI
-libri digitali
- tabelle con formulari, procedure specifiche, sintesi, schemi, mappe
- calcolatrice o computer  (videoscrittura, correttore automatico, stampante, scanner)
- risorse audio (registrazioni, sintesi vocali, audiolibri, ecc)
- software didattici free
- computer con sintetizzatore vocale
- vocabolario multimediale

VERIFICHE E VALUTAZIONI
Si concordano:
• interrogazioni programmate
• compensazione con prove orali di compiti scritti non ritenuti adeguati
• uso di mediatori didattici durante le interrogazioni (mappe concettuali, computer ...)
• valutazioni più attente ai contenuti che non alla conformazione
• programmazione di tempi più lunghi per l’esecuzione di prove scritte
• prove informatizzate

PER RENDERE LA CLASSE INCLUSIVA:
• Promozione di esperienze di tutoring tra pari
• Promozione di rapporti amicali e di reti di solidarietà
• Promozione dell’apprendimento cooperativo in piccolo gruppo o lavoro in coppia
• Prevenzione e gestione dei conflitti
• Moderazione dell’eccessiva competitività
• Incoraggiamento e gratificazione di fronte ai successi, o anche solo all’impegno, così da innescare il circolo virtuoso del successo

METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE INCLUSIVE:
• Riproporre concetti e contenuti con modalità e linguaggi differenti
• Utilizzare mappe concettuali che evidenzino punti chiave del percorso didattico
• Segnalare ma non enfatizzare gli errori ripetuti
• Guidare verso una presa di coscienza delle proprie modalità di apprendimento privilegiate
• Valorizzare le diverse modalità espressive e le varie forme di intelligenza (spaziale, musicale, corporeo-cinestetica, interpersonale…)
• Promuovere la capacità di autocontrollo e autovalutazione delle proprie strategie e prestazioni

IMPORTANTE
Le Indicazioni del 2012 (ancora in vigore) ci ricordano che al centro dell'azione didattica della scuola c'è la PERSONA, quindi l'alunno che impara, con la storia di vita personale e il proprio stile congitivo. Tutti questi strumenti che la legge ci offre sono facilitatori e indicatori per condurre al meglio il lavoro di insegnante nel rispetto dell'unicità di ognuno, non trasformiamole in etichette fini a se stesse!



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