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sabato 27 febbraio 2016

Il gioco dei bambini da 0 a 24 mesi - linee guida pratiche



Questi di seguito sono stati i temi affrontati durante il primo incontro dei gruppi di gioco "Mamma e me".
Continueranno giovedì 3 marzo, con la tematica "Gioco e cibo"... dove ci sarà da divertirsi e anche da pasticciare!!




1- Fare un passo indietro: è fondamentale prima di tutto osservare il proprio bambino per poterne capire e conoscere richieste e bisogni. Dedicare del tempo a studiare il suo comportamento ci permette di sapere che tipo di persona abbiamo davanti davvero, senza farci trarre in inganno da quelle che sono le nostre aspettative e le nostre proiezioni… che appunto sono “nostre”, e non “sue”. Magari noi siamo persone espansive e vorremmo che anche nostro figlio lo fosse, ma nascendo già con un bagaglio proprio e personale, potrebbe darsi che ad esempio invece abbia un carattere più introverso e riflessivo. E’ molto importante accettarlo per quello che è, ed apprezzarlo per questo, senza lasciarlo determinare dai nostri desideri. Gli doniamo così la possibilità una volta cresciuto di essere pienamente se stesso.

2- Incoraggiare a esplorare: stanno vivendo la loro fase di conoscenza del mondo, sono piccoli scienziati! Il gioco autonomo è fondamentale perché il bambino riesca a sperimentare cause e conseguenze, possibilità, creazione di soluzioni nuove per raggiungere i propri piccoli traguardi. Permettetegli di usare giocattoli non strutturati, ovvero tutto quello che non è nato espressamente per essere un gioco: scatole di cartone, cucchiai, gomitoli di lana, coperchi o pentole, avanzi di stoffe, ecc. Un oggetto “neutrale” può diventare qualsiasi cosa, mentre una bambola vestita da infermiera potrà essere soltanto una bambola vestita da infermiera. Non guidateli sul modo in cui devono giocare: date loro i mattoncini delle costruzioni e lasciate che li usino come suggerisce loro la fantasia, senza insistere e mostrare come li usereste voi.
 
3- Porre dei limiti: sono indispensabili per la loro sicurezza e permettono di farli sentire protetti. Un bambino senza regole non solo sarà sempre più difficile da gestire mano a mano che cresce, ma peggiorerà progressivamente il suo comportamento perché si sentirà molto insicuro senza limiti che lo guidino e rassicurino sulla natura del mondo che lo circonda. Libertà non è poter fare tutto quello che ci passa per la testa in maniera non critica; libertà è potersi muovere ed agire avendo fiducia in se stessi e nell’ambiente che ci circonda, essere sicuri di poter fare.
 
4- Lodare: sgridare non è sufficiente per educare! I progressi vanno sottolineati. Un bambino che non viene sufficientemente considerato dai genitori tenderà a combinare guai pur di avere la loro attenzione. Questo porta ovviamente a continue brontolate, così che il bambino si convincerà di essere “cattivo” o “maldestro” e lo diventerà davvero, realizzando quello che i genitori pensano di lui. E’ importante invece dare la giusta attenzione ai comportamenti positivi, per farlo sentire appagato e al centro dell’attenzione di coloro che ama. Le lodi però non devono essere elargite a casaccio, ma soltanto se davvero meritate grazie ad un buon comportamento, altrimenti per il bambino perderanno ogni valore.

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