Pagine

Chi sono

sabato 14 gennaio 2017

Strategie in classe per una didattica a misura di tutti

Da quando sono state rese note le leggi a proposito di DSA (107/2010) e di BES (Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012), è chiaro per ogni insegnante che in nessuna classe non è presente almeno un bambino con bisogni educativi speciali... anzi, spesso questi bambini sono un buon numero. Le difficoltà per progettare una didattica davvero inclusiva sono tante: partendo dalle caratteristiche del singolo, è necessario adattare tutto il processo educativo, l'organizzazione delle tempistiche e degli spazi, in modo che tutta la classe ne abbia giovamento.

Sono tematiche ancora molto giovani, i materiali da leggere o i corsi in proposito sono davvero tanti, ma nella pratica quotidiana rimane complesso districarsi fra indicazioni e consigli multipli, che mai vanno bene così come sono, ma vanno sempre calati nel proprio particolare contesto.

Senza nessuna pretesa di essere esaustiva (sull'argomento credo sia quasi impossibile!) vorrei condividere con voi alcune strategie che ho messo in atto quest'anno, in una classe seconda primaria, dove le necessità sono tante e molto diversificate fra loro. Magari qualche spunto potrà risultarvi utile!


 RITMI DIVERSI

I bambini lavorano con tempi molto diversi fra loro: quando si trovano alle prese con esercizi di matematica da eseguire singolarmente, qualcuno termina il lavoro dopo due minuti, altri hanno bisogno almeno di mezz'ora. Per dare ulteriori occasioni a chi necessita di meno tempo, ho preparato due buste, una contenenti esercizi facili, una invece con lavori più difficili (le ho denominate in inglese per dare uno stimolo in più. Easy : facile. Hard: difficile). I bambini autonomamente possono pescare dalla busta che preferiscono, giudicando da soli il loro livello... oppure scegliendo semplicemente in base a quello che hanno voglia di fare. Ho scelto di mettere esercizi molto simili a giochi più che a quelli proposti dal libro, così che la motivazione sia ad un livello maggiore.


CARTELLONI INTERATTIVI

Una strategia per supportare i bambini con bisogni educativi speciali nell'apprendimento, è rendere l'oggetto dello studio il più "visibile"possibile. Per questo, da sempre, i cartelloni in classe sono un ottimo supporto didattico. Per renderli maggiormente interessanti, ho pensato di realizzarne alcuni con i quali i bambini potessero interagire in qualche modo. Abbiamo affrontato l'argomento "problemi" a matematica: per imparare il procedimento da attuare ogni volta, ho creato un cartellone con una finestrella per ogni passaggio, alzandole i bambini trovano la spiegazione di ciò che devono fare arrivati a quel punto.  E' più divertente che guardare una semplice scheda!
Invece, a proposito del tempo atmosferico in lingua inglese, ho fatto un calendario da aggiornare quotidianamente con cartellini che si attaccano e staccano grazie allo "strap" (non so se sia il suo vero nome!) preso in merceria. Ogni giorno devono mettere il cartellino corrispondente al giorno della settimana, che tempo fa (What's the weather like?) e la temperatura. 
 LA SCATOLINA DELLE SODDISFAZIONI

Per i bambini più vivaci, che faticano molto a lavorare ed a prestare attenzione, è possibile realizzare una scatolina delle soddisfazioni, dove inserire un cartellino ogni volta che il bambino impara qualcosa di nuovo... così da avere una collezione chiara e visibile dei propri successi! Ancora meglio se il bambino decora la scatolina da solo ed apporta, se vuole, modifiche personalizzate (nel mio caso, ha deciso di fare una fessura sopra per inserire le schede senza aprirla).





Nessun commento:

Posta un commento