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domenica 13 dicembre 2015

ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder) - Indicazioni pratiche

Dal mio seminario tenutosi presso la Biblioteca Vallesiana di Castelfiorentino il 3 dicembre 2015 (primo del ciclo "La cultura del benessere a scuola").

Che cos'è l'ADHD? (Sigla italiana Ddai)
In breve:

Disturbo caratterizzato da difficoltà
  •  nel mantenere la propria attenzione a lungo su un compito
  • nel controllare l’impulso ad agire
  • nel regolare il livello della propria attività
  • si manifesta in diversi contesti
  • determina una significativa compromissione funzionale.

Indicazioni pratiche per i genitori


  • ·        Agire e non predicare
  • ·        Essere diretti chiari e specifici
  • ·        Essere brevi
  • ·        Stabilire regole chiare, semplici (“condivise”)
  • ·        Essere coerenti con le regole e relative conseguenze positive e negative
  • ·       Gratificare spesso il bambino senza posticipare troppo: è importante essere veloci! (elogiare molto, anche gratificazioni fisiche)
  • ·        E’ molto più importante la rapidità con cui viene dato il premio piuttosto che l’entità
A proposito di gratificazione:
·        Individuare azioni positive da gratificare più che negative da punire
·        Definire chiaramente l’azione oggetto di gratificazione
·        Scegliere obiettivi raggiungibili
·        Non usare forme di falsa gratificazione
·        Gratificare in modo coerente la stessa azione ogni volta che compare
·        Gratificare immediatamente
·        Scegliere con cura il tipo di gratificazione
·        Non gratificare azioni negative

Indicazioni pratiche per insegnanti


  • ·        Strutturazione dell’ambiente: determinare il numero e la posizione degli alunni problematici in classe
  • ·        Fare lezioni ben strutturate e differenziate
  • ·        Rafforzare un rapporto positivo con il bambino
  • ·        Istruzioni semplici e brevi
  • ·        Fare ripetere le istruzioni
  • ·        Stabilire regole chiare, semplici, condivise
  • ·        Pause frequenti e concordate (valore sociale)
  • ·        Frequenti interazioni (verbali, visive e fisiche)
  • ·        Accorciare i tempi di lavoro
  • ·        Gratificare spesso il bambino senza posticipare
  • ·        Utilizzo dell’orologio
  • ·        Uso del diario per i compiti
  • ·        Essere coerenti con le regole e le relative punizioni
  • ·        Usare premi e sanzioni
  • ·        Restare in stretto contatto con i genitori del bambino
  • ·        Osservare (emozione-comportamento)
  • ·        Non generalizzare/ non catastrofizzare
  • ·        E’ utile informare il ragazzo su come sta lavorando e come si sta comportando
  • ·        Non creare situazioni di competizione durante lo svolgimento dei compiti
  • ·        Enfatizzare i lati positivi del comportamento del bambino (es. la creatività, l’affettuosità, la generosità..)
  • ·        Cambiare spesso le attività
  • ·        Fornire spiegazioni rapide (il tempo scorre molto in fretta)
  • ·        Mai togliere l’intervallo
  • ·        Spiegare, con esempi, quali sono i comportamenti positivi e quelli inappropriati
  • ·        Rinforzare sempre le condotte costruttive e positive
  • ·        Utilizzare le normali sanzioni in uso nella scuola, ma senza eccedere poiché questo non sortisce effetti positivi

Le sanzioni:
Le sanzioni non sono punizioni; rappresentano lo strumento educativo per far rispettare le regole, farle introiettare, costruire confini e favorire il contenimento. Per questo motivo:
-   La sanzione va fatta capire;
- Se è promessa, va sempre mantenuta;
- È opportuno ricordare ciclicamente le norme di comportamento.

Per favorire l’attenzione:
·        Per evitare i frequenti sentimenti di noia, nella comunicazione è opportuno mantenere un tono della voce alto e variare il ritmo; nella presentazione delle unità didattiche presentare formati diversi (parole, suoni, immagini….)
·        Strutturare la giornata in maniera chiara ed organizzata (eventualmente creare un cartellone che indica le attività da svolgere, l’orario della giornata ed i materiali necessari)
·        Alternare momenti di apprendimento “a tavolino” con attività che coinvolgano maggiormente il corpo.

Per favorire la motivazione:
·        Ricordare con una certa continuità gli obiettivi dell’attività che si sta svolgendo
·        Informare l’alunno su come sta lavorando, non focalizzandosi sul tempo di esecuzione dei compiti, ma valorizzando la qualità del lavoro svolto
·        Utilizzare i punti forti ed eludere il più possibile i lati deboli del bambino
·        Evidenziare le caratteristiche positive del bambino
·        Evitare competizioni e giudizi
·        Favorire la collaborazione

Per favorire la socializzazione:
Proporre attività in piccoli gruppi o per l’intera classe, atte a sviluppare la disponibilità e le abilità nella relazione fisica ed empatica.

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