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martedì 13 ottobre 2015

Bizze e opposizione

Ci sono bambini che riescono a metterci in seria difficoltà. Che siano a scuola, a casa o in uno studio professionale, sembrano impegnarsi per metterci a dura prova, opponendosi a qualsiasi nostra regola e richiesta, battendo i piedi e piangendo se trovano ostacoli in quello che hanno deciso di fare, risultando ingestibili.

Alcuni di loro soffrono di un disturbo classificato come "oppostivo- provocatorio". Altri, più seplicemente, non hanno la giusta percezione dei propri limiti o richiedono la loro dose di attenzione (ovvero affetto) in una maniera controproducente.

Qualunque di questi sia il problema alla base (specialmente a scuola, non sempre è possibile risalire alle origini di un comportamento, nei casi in cui la famiglia non collabori attivamente alla sua risoluzione), ci sono strategie ed atteggiamenti che possono aiutare questi bambini a sentirsi maggiormente a proprio agio. Ricordiamo che espressioni di questo tipo sono sempre esternazioni di malessere.



COSA FARE :

- Concordare e far rispettare poche regole chiare che tutti dovranno osservare in casa o a scuola, evitando la forma negativa (es.: “Parlare a voce bassa” invece di “Non gridare”);

- Preferire i premi (per i comportamenti positivi, anche piccoli, che conducono alla condotta desiderata) alle punizioni e darli in breve tempo, altrimenti l’effetto comportamentale svanisce;

- Scegliere le punizioni (comunque mai fisiche) solo per comportamenti molto gravi (esplicito danno verbale o fisico agli altri);

- Preferire sempre la perdita di un privilegio (es. uscire o usare il pc) alla punizione (es. fare qualcosa di spiacevole);

- Ignorare le “esibizioni” del bambino, ossia rimuovere il rinforzo derivante dall'attenzione degli “Spettatori”;

- Spiegare al bambino le motivazioni che rendono inadeguato il suo comportamento, senza formulare giudizi sulla sua persona, umiliandolo, perché è la cosa che ha fatto ad essere sbagliata,
non lui (Per non gravare sulla sua già bassa autostima) e suggerire modalità alternative indicandone i vantaggi;

- Individuare e agire sugli antecedenti del comportamento problematico (attenuare o modificare l’esposizione alle situazioni che normalmente conducono a comportamenti oppositivi).

Insomma, in sintesi, ogni comunicazione (Regole, comandi, rimproveri) deve essere data nel modo più possibile diretto.

Avere limiti chiari e precisi aumenta l'autostima in quanto danno sicurezza.


(Fonte: DSM IV, Laura Dominijanni, L'arcobaleno dell'animaOnlus.)

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